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Gualtiero di Palearia o di Pagliara nasce intorno alla metà del XII secolo probabilmente nel castello di famiglia, arroccato sopra i monti sopra Isola del Gran Sasso. Fu Vescovo cattolico e politico imperiale come Cancelliere del Regno di Sicilia, prima con Enrico VI di Svevia, poi con suo figlio Federico II. Dopo aver assunto la carica, affidò all'autorità di suo fratello Gentile, Conte di Manoppello, la città di Palermo e la custodia dell'erede al trono Federico II alla morte dell'Imperatore Enrico VI.
Papa Innocenzo III, nonostante lo avesse mantenuto Vescovo di Catania dal 1208, lo accusò di essere stato corrotto da Marcovaldo di Annweiller, reggente del Regno Svevo nel 1201, quando Gentile aveva ceduto prima Palermo poi la custodia del giovane Federico, ma probabilmente Gualtiero si trovò davanti a scelte che non poteva minimamente contrastare, dovendo accettare richieste anche se non concorde. Sostenitore degli ordini religiosi militari, il Cancelliere di origine abruzzese aveva disposto la concessione a essi di numerose rendite finanziarie, questa linea si scontrò con le direttive di papa Innocenzo III nel 1202. In quello stesso anno unitamente a Diopoldo di Acerra, Gualtiero prese parte a una spedizione bellica contro il pretendente al trono Gualtieri III di Brienne che dopo la morte di Marcovaldo, consegnò Federico al Conte Guglielmo Capparone, successore di Marcovaldo alla reggenza del Regno di Sicilia, per Filippo di Svevia. Le truppe guidate da Gualtiero riuscirono a scacciare Capparone e i suoi seguaci da Palermo nel 1206, riprendendo in custodia il giovane Federico. Con la conseguente maggiore età il nuovo Imperatore Federico II, dopo un attenta disamina degli eventi, nominò ancora una volta Cancelliere del Regno Gualtiero preferendolo al Conte di Acerra. Si spense nel 1229.

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